Un tweet di Smeriglia mi ha fatto pensare al concetto di neotenia, e ho scoperto che Joi Ito la ritiene univocamente una caratteristica positiva. Osservando invece la neotenia sociale che ci circonda (esempi: conversazioni pubbliche ridotte a continui battibecchi, bullismo mal regolato esercitato anche dalle massime cariche dello Stato, atomizzazione della politica a microistanze, assenza di pianificazione e di visione, “liquidità” delle posizioni riguardo a qualunque cosa come quella esercitata a livello costituotivo dai gallostallati) mi fanno invece pensare che come sempre accade i vantaggi di una certa nostra caratteristica si accompagnano sempre a svantaggi, a effetti non positivi.
Mi viene in mente l’ipotesi che per quanto sia necessario mantenerci “plastici” il più a lungo possibile non ci abbia anche dato il rimanere persone in formazione (bambini, adolescenti), e in quanto tali, fondamentalmente, delle teste di cazzo irrisolte.